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Con il bando ISI 2017, pubblicato il 20 dicembre in Gazzetta ufficiale, l’INAIL mette a disposizione delle imprese che vogliono investire in sicurezza più di 249 milioni di euro di incentivi a fondo perduto, ripartiti su base regionale e assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
È l’ottava edizione dell’intervento avviato a partire dal 2010, che ha visto l’INAIL stanziare un importo complessivo di circa 1,8 miliardi di euro per contribuire alla realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
I fondi messi a disposizione attraverso il bando ISI 2017 sono suddivisi in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati:
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ROMA - Prenderà il via il prossimo 19 aprile la prima fase della procedura di assegnazione degli incentivi a fondo perduto stanziati dall’Inail con il bando Isi 2016, pubblicato oggi, che mette a disposizione delle imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura 244.507.756 euro, ripartiti su singoli avvisi regionali e assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. È la settima edizione dell’intervento avviato dall’Istituto nel 2010, che ha visto l’Inail stanziare un importo complessivo di circa 1,5 miliardi per contribuire alla realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il bando Isi 2016 segue di pochi mesi il bando Isi agricoltura, pubblicato il 28 luglio scorso, per cui è attualmente in corso la procedura online di presentazione dei progetti.
Finanziate quattro tipologie di interventi. Attraverso il bando Isi 2016 saranno finanziati, nello specifico, progetti di investimento, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, e progetti di micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività. La principale novità è rappresentata proprio dall’introduzione di un nuovo asse di finanziamento dedicato ai progetti delle micro e piccole imprese che operano in alcuni settori del terziario, classificati con uno dei codici ATECO 2007 specificati nel bando. Ogni impresa potrà presentare un solo progetto per una sola unità produttiva, riguardante una sola tipologia tra le quattro finanziabili.
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ANNI DI ACCADIMENTO 2012-2016
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Cassazione Penale, Sez. 4, 15 settembre 2017, n. 42288 - Ribaltamento del cestello e caduta al suolo. Obblighi del proprietario del macchinario
La responsabilità di chi ha costruito, installato, venduto o ceduto i macchinari concorre con quella dell'imprenditore che li ha messi in funzione.In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, il proprietario del macchinario utilizzato ha l'obbligo di accertarsi che quest'ultimo sia sicuro e idoneo all'uso, rispondendo, in caso di omessa verifica, dei danni subiti dai lavoratori in conseguenza dei difetti dell'apparecchiatura, a prescindere dall'eventuale configurabilità di autonome, concorrenti responsabilità nei confronti del fabbricante o del fornitore.Qualora dunque venga posta a disposizione del lavoratore una macchina che, per vizi di costruzione, possa costituire fonte di danno alle persone, senza avere specificamente accertato che il costruttore abbia sottoposto l'apparecchiatura a tutti i controlli rilevanti per verificarne la resistenza e l'idoneità all'uso, non vale ad escludere la responsabilità del proprietario l'affidamento sull'osservanza, da parte del costruttore, delle regole della migliore tecnica.
Dunque la responsabilità di chi ha costruito, installato, venduto o ceduto i macchinari concorre con quella dell'imprenditore che li ha messi in funzione. Nè la responsabilità viene meno qualora le autorità competenti al controllo abbiano ritenuto un macchinario, cui sono addetti lavoratori, conforme alla legge, in quanto il proprietario è autonomamente destinatario delle norme antinfortunistiche poste a tutela della sicurezza dei lavoratori e ha l'obbligo di osservarle indipendentemente dalle prescrizioni delle autorità di vigilanza.
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Incendi: cinesi morti, per investigatori proprietaria sapeva
PRATO, 30 OTT - Secondo gli investigatori pratesi, la proprietaria- arrestata stamane - dell'immobile nel quale il 26 agosto scorso sono morti due cinesi in un rogo, sapeva da tempo dell'esistenza della ditta fantasma nella sua casa.
"Dall'analisi del suo computer risultava una versione originale di una lettera di diffida ai cinesi, che la proprietaria diceva di aver scritto pochi giorni prima del rogo:
la lettera - ha detto il procuratore capo Giuseppe Nicolosi - era pronta gia' da due anni, in qualche misura da utilizzare in caso del bisogno"
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