infortuni

infortuni

  • abbicura

     Infortuni sul lavoro e malattie professionali

    abbi Cura Bis

    Cosa devi fare

    per far valere i tuoi diritti, ecco le principali azioni da COMPIERE

  • Denunce di infortuni sul lavoro 2019-2023

    RELAZIONE ANNUALE 2023

    Infortuni e casi mortali per modalità di accadimento – 2019-2023

     

    Presentata il 14 ottobre 2024 la Relazione annuale INAIL, nel 2023 in calo gli infortuni e i casi mortali denunciati mentre registrano un aumento del 19,5% le malattie professionali.

    Infortuni_2019_2023

  • Inail, 162.000 infortuni nel primo trimestre

    Roma, 2 mag.2017 - Gli infortuni sul lavoro denunciati all'Inail nei primi tre mesi dell'anno sono stati circa 162mila, di cui 190 con esito mortale, 14 in piu' rispetto allo stesso periodo del 2016. Lo comunica l'istituto sottolineando che sono state oltre 15mila le denunce di malattie professionali.

    - IN AUMENTO I CASI MORTALI, RADDOPPIANO TRA LE DONNE: Le denunce di infortunio mortale presentate nei primi tre mesi diquest'anno sono state 190, in aumento di 14 casi rispetto ai 176 decessi del trimestre gennaio-marzo 2016 (+8%).
    All'incremento concorrono in misura rilevante alcuni incidenti sul lavoro con morti plurime, assenti nel primo trimestre 2016.
    Si tratta, in particolare, dei 16 decessi legati alle tragedie avvenute in gennaio in Abruzzo, a Rigopiano e Campo Felice, ai quali si aggiungono altri otto casi avvenuti tra gennaio e febbraio in quattro distinti incidenti sul lavoro con morti plurime. Nel mese di febbraio l'aumento tendenziale dei decessi e' stato attenuato a poche unita', per poi invertire sensibilmente la tendenza nel mese di marzo, con 13 denunce di infortuni mortali in meno rispetto allo stesso mese del 2016.

  • Infortuni - La radio ne parla

    591 morti in sette mesi, quasi tre al giorno. La maggior parte di loro (431) ha perso la vita sul posto di lavoro, gli altri 160 durante il tragitto da casa alla fabbrica o al cantiere. Per la prima volta da un quarto di secolo incidenti e morti sul lavoro aumentano: tra le cause forse la ripresa economica, accompagnata da un maggior utilizzo di lavoratori over 60.

    La #radio ne parla - #Morti sul #Lavoro, Roberto: non ho mai visto un controllo nella mia lunga carriera lavorativa.

    Ascolta in PODCAT

     

  • Infortuni in Regione Toscana

     

     

    Analisi della numerosità degli infortuni - Regione Toscana
      Dati al 31 ottobre 2016 

     

    Denunce d'infortunio per modalità di accadimento - Toscana

     

    Tabelle regionali cadenza mensile Ott 2016 Toscana

    Continua la lettura del documento in pdf

    A cura:  Inail - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

  • INFORTUNI, MALATTIE PROFESSIONALI “CAUSE DI SERVIZIO”

    In Italia, vige un sistema assicurativo obbligatorio contro i rischi di infortunio o di malattia riconducibili al lavoro, a cui sono vincolate le aziende pubbliche e private. E’ gestito dall’Inail che, per conto dello Stato, eroga determinate prestazioni economiche e non, ai lavoratori che si dovessero ammalare o subire un incidente sul lavoro. I principali riferimenti legislativi che regolano il suo funzionamento sono: il Testo Unico n. 1124/65 e i Decreti legislativi n. 38/2000 e n. 81/2008.

    L’Inca Cgil, nella sua attività di tutela individuale, assiste i lavoratori e le lavoratrici per agevolare l’accesso e il riconoscimento delle prestazioni, nel pieno rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, avvalendosi di una rete legale e medico-legale di qualità, del rapporto con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e con le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) nei luoghi di lavoro.

    Infortunio sul lavoro

    La legge definisce l'infortunio sul lavoro indennizzabile dall'INAIL l'evento che avviene “per causa violenta in occasione di lavoro e da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero una inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione per più di tre giorni” .

  • Lavoro: Anmil,+8% infortuni mortali

    Lavoro: Anmil,+8% infortuni mortali nel primo trimestre,preoccupante!

    ROMA,  Nel primo trimestre la crescita degli infortuni sul lavoro risulta del 4,8% per quelli "in occasione di lavoro" (da 132.500 a 138.900) e del 13% per quelli "in itinere" (passati da 20.000 a 22.600).) L'aumento nel complesso ha interessato in misura maggiore la componente femminile (+7,0%) rispetto a quella maschile (+5,2%). Se si guarda alle denunce di infortunio mortale l'incremento dei decessi e' avvenuto esclusivamente "in occasione di lavoro" dove si e' passati dai 130 morti del 2016 ai 147 del 2017; mentre per quelli "in itinere" si registra un lieve calo di 3 casi (da 46 a 43). L'aumento ha interessato in misura molto maggiore la componente femminile che ha raddoppiato il numero dei decessi (da 15 a 30), mentre quella maschile e' diminuita di 1 caso (da 161 a 160).

    Nel primo trimestre 2017 sono stati denunciati circa 161.600 infortuni (+5,9 sullo stesso periodo del 2016) mentre le denunce per incidenti mortali sono state 190 con una crescita dell'8%.

  • MALATTIE PROFESSIONALI IN AUMENTO

    ANDAMENTO  DEGLI  INFORTUNI  SUL  LAVORO
    Dati INAIL
    MALATTIE PROFESSIONALI IN
    AUMENTO NEL 2016 ANCHE PER GLI STRANIERI
     
    DENUNCE D'INFORTUNIO PER LAVORATORI STRANIERI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA
    ANNI DI ACCADIMENTO 2012-2016
     
    Il 30 ottobre scorso è stato presentato a Roma il Dossier Statistico Immigrazione 2017 a cura del Centro Studi e Ricerche IDOS. Il volume analizza i vari aspetti del fenomeno migratorio in Europa e in particolare in Italia con riferimento alla normativa, al mercato del lavoro, agli aspetti socio-culturali e religiosi.
    A causa della situazione politica, sociale ed economica dei vari paesi, l’immigrazione ha assunto, nel corso degli ultimi decenni, una dimensione sempre più crescente.
    Da fonte Eurostat, al primo gennaio 2016 il numero di persone nate al di fuori dell'UE-28 e ivi dimoranti era pari a 35 milioni, di cui 8,7 mln in Germania, 5,6 mln nel Regno Unito, 5 mln in Italia e 4,4 mln sia in Francia che in Spagna. In Italia, secondo l’Istat glistranieri rappresentano l’8,3% del totale della popolazione residente (60,6 mln) e la collettività prevalente è quella romena (23% degli immigrati), seguita da quella albanese, marocchina e cinese.