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Indicazioni per la valutazione dei rischi secondo il modello delle procedure standardizzate
PRESENTAZIONE
Questo lavoro è il risultato di un confronto con esperti del settore, associazioni datoriali e sindacali di categoria ed enti paritetici. In primis il riconoscimento va attribuito all’OPTA (Organismo paritetico territoriale dell`artigianato) che nel più ampio contesto della Bilateralità di settore, ha reso possibile la realizzazione di queste indicazioni. L’iniziativa è sicuramente originale, infatti è la prima volta che a livello locale datori di lavoro di piccolissime imprese e loro rappresentanti, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali, si sono uniti per lavorare nell’interesse della salute e sicurezza dei lavoratori. Ciò ha necessariamente coinvolto il dipartimento della prevenzione dell’Az.USL 3 Pistoia e degli Operatori del settore Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, che hanno promosso gli incontri di questi soggetti ed hanno attivamente partecipato alla redazione di questi indirizzi. Il confronto e l’ascolto delle esigenze e degli interessi espressi da parte degli organi di rappresentanza è stato indispensabile per sviluppare questo ambizioso progetto.
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@Inail 2017
Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale

Consiste nella rilevazione, in tutte le aziende, di ‘indicatori di rischio SLC oggettivi e verificabili e ove possibile numericamente apprezzabili’, a solo titolo esemplificativo individuati dalla Commissione, appartenenti ‘quanto meno’ a tre famiglie distinte:
Riguardo agli strumenti da utilizzare, in tale prima fase ‘possono essere utilizzate liste di controllo applicabili anche dai soggetti aziendali della prevenzione [...]’. Per quanto concerne il ruolo delle figure della prevenzione presenti in azienda, viene precisato che ‘in relazione alla valutazione dei fattori di Contesto e di Contenuto [...] occorre sentire i lavoratori e/o il RLS/RLST. nelle aziende di maggiori dimensioni è possibile sentire un
campione rappresentativo di lavoratori; la modalità attraverso cui sentire i lavoratori è rimessa al DL ‘anche in relazione alla metodologia di valutazione adottata’. È proprio tale marcato coinvolgimento dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti che caratterizza e rende peculiare la valutazione del rischio SLC rispetto a quella degli altri rischi che, al momento, si limita a prevedere solo una consultazione preventiva degli RLS.
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Manuale in attuazione del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.
LA METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO STRESS
LAVORO-CORRELATO
Tratto dal Manuale - INAIL
L’obiettivo perseguito nello sviluppo di tale metodologia, che riadatta e integra il modello Management standard approntato dall’Health and safety executive (Hse), è stato quello di offrire un percorso sistematico, frutto di esperienze di ricerca, che permetta al datore di lavoro (DL), attraverso il coinvolgimento attivo di tutte le figure della prevenzione presenti in azienda, di gestire il rischio SLC al pari di tutti gli altri rischi previsti dalla vigente normativa, in maniera integrata, nell’ottica della semplicità ma, al tempo stesso, del rigore metodologico anche attraverso l’utilizzo di strumenti validati.
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