STRESS LAVORO-CORRELATO
STRESS LAVORO-CORRELATO
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Formazione: STRESS LAVORO CORRELATO
A seguito di diverse richieste da parte di alcuni RLS e RLST,l'Azienda USL Toscana Centro - UFC PISLL Ambito Empoleseha deciso di proporre una iniziativa di formazione sullo stress lavoro correlato destinata a RLS-RLST del territorio.Il tema è di particolare interesse perché lo stress lavoro correlato è oggi il fattore di rischio maggiormente segnalato dai lavoratori sia in Italia che in Europa.
Seminario - Stress Lavoro Correlato
Seminario
L’esperienza della Regione Toscana nella gestione dello Stress Lavoro Correlato
Il progetto OSNET: esperienze, riflessioni e prospettive future dell’attività di un “laboratorio culturale-assistenziale” nella gestione dello SLC28 gennaio e 4 febbraio 2021
Polo Formativo SAFE - Modalità FaD Sincrona
Piattaforma GoToWebinar
Evento accreditato ECM per le professioni sanitarieSTRESS LAVORO CORRELATO - nel settore bancario
PIANO MIRATO DI PREVENZIONE (PMP)
STRESS LAVORO CORRELATO
Documento di Buone Pratiche nel settore bancarioREGIONE TOSCANA
. INTRODUZIONE
Il presente documento base del PMP intende fornire indicazioni per verificare la corretta conduzione del processo di VdR da SLC nel settore bancario, con le conseguenti misure correttive e di miglioramento, realizzando una check list di autovalutazione ad uso del DdL, come previsto dal modello nazionale del PMP, e al contempo per procedere a verifiche omogenee da parte dell’organo di vigilanza mediante una seconda check list, concettualmente collegata alla prima. Si è anche ritenuto di portare all’attenzione delle parti sociali, in termini di «buona pratica», numerosi spunti utili a migliorare la qualità della VdR (processo) e l’efficacia delle misure correttive e di miglioramento (esito).Stress sul lavoro
Tratto da: SUVA
Sforzi e risorse
Lo stress si manifesta quando viene meno l’equilibrio tra sforzi richiesti e risorse disponibili. I fattori di stress (detti anche stressor) più frequenti sul lavoro sono i ritmi serrati, la reperibilità costante e un clima di negatività imputabile ad esempio a conflitti o rivalità tra colleghi. Anche l’assenza di contatti dovuta al fatto che si lavora più spesso da casa può causare stress. A tutto ciò si aggiungono la digitalizzazione e i continui mutamenti.
La stima e il supporto del superiore hanno invece un influsso positivo, così come le mansioni varie e di ampia portata, che lasciano un certo margine di azione.Infortuni dovuti allo stress
Non da ultimo, lo stress causa molti infortuni professionali. Quando è impegnato in un compito complesso, il cervello trascura altre funzioni, come le capacità motorie, e sottovaluta o non percepisce situazioni di pericolo. La Suva ritiene che lo stress correlato al lavoro sia il principale responsabile di circa il 17 per cento degli infortuni. Tra le persone occupate in Svizzera, una su tre riferisce infatti di essere molto o estremamente stressata. Il fatto di lavorare sotto pressione, ad esempio, accresce il rischio di infortunio di 1,5 volte, i conflitti di 1,8 volte.
Vessazioni datoriali
Corte di Cassazione Civile, Sez. Lavoro sentenza del 7 giugno 2024, n. 15957
«ambiente lavorativo stressogeno è configurabile come fatto ingiusto, suscettibile di condurre anche al riesame di tutte le altre condotte datoriali allegate come vessatorie», ancorché apparentemente lecite e/o solo episodiche.
La lavoratrice ricorre al giudice per ottenere il risarcimento per il danno subito a causa delle vessazioni ricevute dal datore di lavoro.
La Corte d'Appello rigetta la sua richiesta, adducendo che la ricorrente era già sanzionata in due occasioni per le medesime motivazioni e le difficoltà relazionali erano imputabili ad un degrado dei rapporti professionali imputabile anche a lei.
La Cassazione ribalta quanto stabilito dalla Corte d'Appello rilevando che l'ambiente lavorativo stressogeno” è configurabile come fatto ingiusto....
Fatto
1. La Corte d'Appello di Bologna ha rigettato il gravame proposto da L.G. avverso la sentenza del Tribunale di Forlì, che aveva respinto il suo ricorso, volto ad ottenere il risarcimento del danno per le vessazioni datoriali subite.
2. Richiamata la giurisprudenza di legittimità sul mobbing e sullo straining, la Corte territoriale ha considerato generiche le allegazioni contenute nel ricorso introduttivo in ordine alla persecutorietà della condotta di colleghi e superiori, ed insussistente la relativa prova.
3. Il giudice di appello ha rilevato che dalla sentenza n. 132/2008 del Tribunale di Forlì (solo così richiamata) era emerso il mancato assolvimento, da parte del Ministero, dell'onere probatorio relativo alla sussistenza di ragioni che legittimassero il trasferimento per incompatibilità ambientale della lavoratrice, poi annullato.
4. A fronte delle risultanze della prova testimoniale espletata in quel giudizio ha affermato che le difficoltà relazionali erano imputabili anche alla L.G..
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