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TI CONOSCO “MASCHERINA”

 

E’ il titolo di un articolo per una rivista specializzata che ho usato parecchi anni fa per tentare di spiegare l’efficacia di certe maschere denominate all’epoca “Facciali filtranti” (oggi Semimaschere Filtranti) destinate alla protezione del lavoratore sul luogo di lavoro e non.
Si chiamano DPI e, per essere messi sul mercato, devono essere soggetti obbligatoriamente alla Certificazione CE (marcatura che si trova sullo stesso facciale).
Per il fabbricante che li produce e li mette sul mercato non esiste una differenza di destinazione d’uso; sono Dispositivi di Protezione Individuale che proteggono allo stesso modo sia il lavoratore e sia il cittadino comune.
La differenza tra il cittadino e il lavoratore sta nel fatto che il lavoratore per poterle utilizzare deve essere soggetto ad un addestramento obbligatorio lo stesso che deve essere attuato per tutti gli altri dispositivi di protezione delle vie respiratorie. (vedi art. 77 del D.Lgs 81/2008).Risultato immagini per fpp3 mascherine
La maschera (o mascherina) chirurgica non possiede queste caratteristiche filtranti e ha una tenuta sul viso molto precaria.
Pertanto non può essere adatta a trattenere virus e/o batteri nella fase di inspirazione.
Altro punto di grande importanza per l’uso delle Semimaschere Filtranti (il problema esiste in modo minore anche per le maschere chirurgiche) consiste nel modo corretto di indossarle (in base al quale viene garantita o meno l’efficacia del mezzo stesso).

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 LAVORI IN QUOTA

Per lavoro in quota si intende l’attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile (art. 107 d.lgs. 81/2008) e che lo espone ad importanti rischi per la salute e sicurezza.

Il rischio prevalente è la caduta dall’alto che, secondo dati recenti tratti dal sistema Infor.Mo, rappresenta circa un terzo degli infortuni mortali nei luoghi di lavoro.

RISCHI PER LA SALUTE

TraumiSindromeDaImbraco

I traumi derivanti da cadute dall’alto possono essere causati principalmente da:
 - impatto contro ostacoli;
 - effetto pendolo e conseguente urto contro ostacoli;
 - decelerazioni rapide impresse dal sistema di arresto caduta;
 - errato utilizzo del sistema di arresto caduta.

 

(Inail - Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale)

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Uso degli inserti auricolari e delle cuffie protettive


Il DPI deve essere usato per l’intera durata dell’esposizione al rumore.

Se usato correttamente per l’intera durata del l’esposizione, consente un’attenuazione reale del rumore.
Perché i DPI, in particolare gli inserti auricolari,vengano utilizzati correttamente è obbligatorio da parte del datore di lavoro l’informazione, la formazione e soprattutto l’addestramento.

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LE DIFFERENZE TRA INDUMENTI PROTETTIVI E INDUMENTI DI LAVORO E LA LORO REGOLAMENTAZIONE

Su chi gravano gli obblighi del lavaggio e della retribuzione dei tempi di “percorrenza” e “vestizione”

 Gli orientamenti della Cassazione fino alla recente sentenza del 17 giugno 2014

1. INDUMENTI DA LAVORO E DPI L’“USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE”

è regolamentato al Titolo III Capo II del Il D.Lgs.81/2008 Tali dispositivi, contemplati sia nella Direttiva Europea 89/686/CEE (destinata al fabbricante di DPI e recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs.475/92) e sia nella Direttiva Europea 89/656/CEE (destinata all’utilizzatore di DPI e riportata nel titolo III del Testo Unico dopo il recepimento nel nostro ordinamento con il D.Lgs.626/94) vengono definiti (differenziandosi tra le due Direttive semplicemente per la limitazione al solo mondo del lavoro per la 89/656/CEE) come:
“........... qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta ........... allo scopo di essere protetti contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute........” (art. 74del D.Lgs.81/2008)
Sono esclusi, sempre secondo l’art. 74 dello stesso decreto (comma 2):
- gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore.
Ne viene di conseguenza che tutte le volte che si è in presenza di un rischio e ci si deve proteggere dallo stesso, è necessario, nel caso in cui non si riesca ad eliminarlo con misure tecniche adeguate o organizzazione del lavoro, ricorrere all’uso dei DPI.

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Sicurezza in altezza - Safety at height

 

di Sergio Gibellini