TI CONOSCO “MASCHERINA”

 

E’ il titolo di un articolo per una rivista specializzata che ho usato parecchi anni fa per tentare di spiegare l’efficacia di certe maschere denominate all’epoca “Facciali filtranti” (oggi Semimaschere Filtranti) destinate alla protezione del lavoratore sul luogo di lavoro e non.
Si chiamano DPI e, per essere messi sul mercato, devono essere soggetti obbligatoriamente alla Certificazione CE (marcatura che si trova sullo stesso facciale).
Per il fabbricante che li produce e li mette sul mercato non esiste una differenza di destinazione d’uso; sono Dispositivi di Protezione Individuale che proteggono allo stesso modo sia il lavoratore e sia il cittadino comune.
La differenza tra il cittadino e il lavoratore sta nel fatto che il lavoratore per poterle utilizzare deve essere soggetto ad un addestramento obbligatorio lo stesso che deve essere attuato per tutti gli altri dispositivi di protezione delle vie respiratorie. (vedi art. 77 del D.Lgs 81/2008).Risultato immagini per fpp3 mascherine
La maschera (o mascherina) chirurgica non possiede queste caratteristiche filtranti e ha una tenuta sul viso molto precaria.
Pertanto non può essere adatta a trattenere virus e/o batteri nella fase di inspirazione.
Altro punto di grande importanza per l’uso delle Semimaschere Filtranti (il problema esiste in modo minore anche per le maschere chirurgiche) consiste nel modo corretto di indossarle (in base al quale viene garantita o meno l’efficacia del mezzo stesso).


Mi risulta che la distribuzione che viene fatta in questo momento al pubblico in generale non comporta la fornitura
delle istruzioni per l’uso e le avvertenze almeno di come deve essere indossata.
Da quanto si vede sui media buona parte di chi la indossa ha sicuramente problemi di protezione.
Purtroppo, anche nel mondo del lavoro, causa probabilmente della nostra disinformazione cronica e superficiale che ci contraddistingue, queste maschere vengono conosciute e pubblicizzate come “mascherine” riducendo di conseguenza la loro importanza e funzionalità.
Queste maschere hanno tre livelli di capacità filtrante di cui il FFP3 è considerato il filtro assoluto.
Ci sono poi le “Maschere” chiamate “chirurgiche” (anche loro chiamate mascherine) che rientrano nella categoria dei Dispositivi Medici e che hanno caratteristiche di trattenuta e di tenuta sul viso nettamente diverse dalle Semimaschere Filtranti. La differenza tra le due è sostanziale.
La Semimaschera Filtrante ha la funzione di fermare i particolati (polveri, fumi e nebbie) presenti nell’atmosfera provvedendo alla protezione delle vie respiratorie del lavoratore.
Le maschere chirurgiche hanno invece la funzione, come Dispositivo Medico, di proteggere il paziente.
La Semimaschera Filtrante (tecnicamente rispondente alla norma europea armonizzata EN 149) è riconosciuta sia dal nostri ministeri e sia a livello mondiale come adatta alla protezione da rischi biologici che comprendono virus e batteri.
Facendo riferimento all’attuale virus, di cui ci stiamo spaventando, se lo stesso, come la precedente Sars, interessa le vie respiratorie, può essere fermato da semimaschere filtranti di tipo FFP2 e FFP3 (questi dati sono riconoscibili sulla marcatura che appare sulla stessa semimaschera).
* Associazione Ambiente e Lavoro e Presidente Sottocommissione DPI - UNI