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Tratto da: SUVA

Sforzi e risorse

Lo stress si manifesta quando viene meno l’equilibrio tra sforzi richiesti e risorse disponibili. I fattori di stress (detti anche stressor) più frequenti sul lavoro sono i ritmi serrati, la reperibilità costante e un clima di negatività imputabile ad esempio a conflitti o rivalità tra colleghi. Anche l’assenza di contatti dovuta al fatto che si lavora più spesso da casa può causare stress. A tutto ciò si aggiungono la digitalizzazione e i continui mutamenti.
La stima e il supporto del superiore hanno invece un influsso positivo, così come le mansioni varie e di ampia portata, che lasciano un certo margine di azione.

Infortuni dovuti allo stress

Non da ultimo, lo stress causa molti infortuni professionali. Quando è impegnato in un compito complesso, il cervello trascura altre funzioni, come le capacità motorie, e sottovaluta o non percepisce situazioni di pericolo. La Suva ritiene che lo stress correlato al lavoro sia il principale responsabile di circa il 17 per cento degli infortuni. Tra le persone occupate in Svizzera, una su tre riferisce infatti di essere molto o estremamente stressata. Il fatto di lavorare sotto pressione, ad esempio, accresce il rischio di infortunio di 1,5 volte, i conflitti di 1,8 volte.


Chi è stressato sul lavoro è anche più esposto al rischio di subire un infortunio non professionale. Secondo diversi studi, il rischio di caduta nel tempo libero è 1,5 volte superiore per chi svolge un lavoro che richiede molta concentrazione.

Prevenzione strutturale e comportamentale

«Per innescare un cambiamento occorrono interventi di prevenzione strutturale e comportamentale» osserva David Schönenberger, psicologo del lavoro e delle organizzazioni alla Suva. In collaborazione con gli altri consulenti in prevenzione, Schönenberger elabora proposte adatte ai clienti ed efficaci sul lungo termine.
A livello di prevenzione strutturale si tratta di capire quali stressor causano disagio ai collaboratori (ad es. conflitti, processi inadeguati o ritmi serrati). Nel limite del possibile questi stressor vanno eliminati, e qui a essere chiamati in causa sono soprattutto i responsabili decisionali.
La prevenzione comportamentale mira invece a insegnare ai collaboratori a gestire meglio lo stress potenziando le proprie risorse. Ma anche a rilassarsi dopo una fase intensa.
Lo studio SWiNG sulla gestione dello stress, al quale hanno partecipato aziende di svariati settori, evidenzia la necessità di entrambe le forme di prevenzione. Nell’ambito di questo studio, dopo avere individuato i fattori di stress sono state sperimentate strategie volte a modificare i comportamenti. Una nuova serie di misurazioni ha infine rilevato che le persone stressate erano diminuite del 25 per cento. Per ogni collaboratore sono stati registrati 2,6 giorni di assenza in meno, per un risparmio annuo pro capite di 8000 franchi.

Il mio Stress-Check

Lo Stress-Check personale ti permette di fare il punto della situazione. Potrai così paragonare la tua esposizione allo stress con quella degli altri e individuarne le cause. I risultati possono fungere da base per prendere le misure adeguate per ridurre lo stress.