TUMORE
TUMORE
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ALLARME POLVERI DI LEGNO
FIRENZE: ALLARME POLVERI DI LEGNO, 15 CASI DI TUMORE CORRELATI IN SOLI 8 ANNI
Lo rivela un'indagine della Asl 10Firenze, 25 feb. - (AdnKronos) - Una tipologia relativamente rara se paragonata ai numeri della popolazione in generale. Ma pur sempre di tumore si parla e con una chiara incidenza percentuale in specifici settori produttivi come nelle lavorazioni del legno - falegnamerie,mobilifici, restauri - che, sul territorio della Asl 10, rappresentano una realtà artigianale di non poco conto.
Fra il 2005 ed il 2013, unendo i dati di due ricerche, sono stati registrati nel territorio dell'Azienda sanitaria di Firenze 55 casi di tumore dei seni nasali, e ben 25 di questi risultano correlati ad esposizione professionale: 15 all'esposizione a polveri di legno, gli altri 10 riconducibili alle lavorazioni calzaturiere.
Dal 1995, infatti, le polveri di legno duro sono state collocate dall'Agenzia internazionale per ricerca sul cancro (Iarc) in classe I nell'ambito della classificazione relative al nesso causale fralavorazioni e tumori, ed in particolare per quel che concerne i tumori dei seni nasali e paranasali.
- Meritava perciò un'indagine più approfondita che il servizio di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Azienda sanitaria di Firenze ha svolto, a partire dal 2009,tenendo conto del fatto che nel territorio della Asl 10 in questo settore produttivo risultavano 1.464 imprese con 3.706 addetti.
In 468 di queste, pari al 32% delle aziende ma al 58% degli addetti (2.139) sono stati effettuati sopralluoghi raccogliendo dettagliate informazioni in particolare riguardo la tipologia produttiva e i legni utilizzati, ed illustrando a dipendenti e imprenditori il progetto e le finalità dello studio.
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Considerazioni sui casi di tumore
Considerazioni sui casi di tumore nell’Area della Ricerca
di Firenze del Consiglio Nazionale delle Ricerchedi:
Riccardo Benedetti (membro RSU), Manuela Corongiu (RLS e membro RSU) Consorzio Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale
Lorenzo Bigagli (RLS), Giovanni La Penna (RLS) Area della Ricerca di Firenze del Consiglio Nazionale delle RicercheFonte http://eprints.bice.rm.cnr.it/
Sommario
Recentemente, tra i dipendenti dell’Area della Ricerca di Firenze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) presso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino si è verificato un numero preoccupante di casi di tumore. L’AziendaSanitaria di Firenze (ASF) e l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO) di Firenze, con l’interessamento dell’Azienda Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, hanno indagato la questione, concludendo che il numero di casi verificatisi non è statisticamente superiore alla media territoriale e che non è stata riscontrata la presenza di fattori di rischio ambientale.
Questo documento evidenzia svariati aspetti critici, sia nel merito che nel metodo, dell’indagine condotta, con particolare riferimento all’approfondimento statistico.
In conclusione, si ritiene che l’intervento di ASF-ISPO non costituisca un’indagine accurata e che sia stato insufficiente e sbrigativo. Si raccomandano ulteriori approfondimenti e interventi di monitoraggio e prevenzione sul personale e sull’ambiente dell’Area CNR, del Polo Scientifico e della Piana in generale.