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 Sega circolare inidonea per tagli obliqui e infortunio

Sentenza Cassazione Penale n.1021, Sez. 4, del 13 gennaio 2016

Anche nel caso ci fosse stata una valida delega, il responsabile del totale disinteresse resta il datore di lavoro

I giudici del gravame di merito con motivazione specifica, coerente e logica, nonché corretta in punto di diritto, hanno dato conto, in primis, dell'assenza di dubbi che l'amministratore unico della società, anche ove abbia conferito una valida delega a terzi in materia di sicurezza sul lavoro, resta comunque responsabile della formazione dei propri dipendenti, in questo caso del tutto omessa. Egli resta altresì titolare dell'obbligo di vigilanza sul delegato al fine di verificare che questi adempia correttamente all’incarico, e -come si rileva nella sentenza impugnata- anche tale obbligo risulta inadempiuto dal R.M., atteso che egli stesso ha ammesso di non aver frequentato i cantieri e di essersi disinteressato concretamente dell'andamento della società.

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"Un 2015 con più morti sul lavoro. Un bilancio da non dimenticare per rilanciare il binomio ' ripresa
economica-sicurezza dei lavoratori": é quanto afferma il presidente dell' Anmil, Franco Bettoni, riprendendo i dati dell'Inail aggiornati al periodo gennaio-novembre. Negli undici mesi del 2015, il numero complessivo degli infortuni sul lavoro risulta in calo di circa 24.000 unità (582.500 dai 606.500 circa dei primi undici mesi 2014, pari al -4%), anche se la flessione, sottolinea l' Anmil, "risulta sensibilmente inferiore rispetto a quelle degli anni precedenti".

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Ribaltamento del trabattello e caduta a terra del lavoratore. Responsabilità datoriale

Cassazione Penale, Sez. 4, 02 dicembre 2015, n. 47742

 

In questa sentenza la Suprema Corte ha ribadito il consolidato principio in base al quale "il sistema prevenzionistico mira a tutelare il lavoratore anche in ordine ad incidenti che possano derivare da sua negligenza, imprudenza ed imperizia, per cui il datore di lavoro, destinatario delle norme antinfortunistiche, è esonerato da responsabilità solo quando il comportamento imprudente del lavoratore sia stato posto in essere da quest'ultimo del tutto autonomamente e in un ambito estraneo alle mansioni affidategli.

 

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Non sono bastati disastri che hanno evidenziato la precarieta' delle condizioni di sicurezza nelle aziende bengalesi e in particolare nel tessile, settore trainante per l'economia. Insufficienti anche le rassicurazioni e le azioni delle multinazionali dell'abbigliamento e degli accessori che in Bangladesh hanno importanti centri di produzione. Per l'Organizzazione mondiale del lavoro (Ilo) l'80% delle imprese addette alla produzione di abbigliamento per l'esportazione sono carenti per quanto riguarda impianti elettrici e sicurezza antincendio.

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Infortunio e responsabilità datoriale per mancata formazione

Sentenza Cassazione Penale, Sez. 4, n. 36882 del 11 settembre 2015


Amputazione del braccio e responsabilità datoriale: se manca la formazione non ha nessuna efficacia causale il comportamento dell'infortunato che ha dato occasione all'evento

Nell'ipotesi di infortunio sul lavoro originato oltre che dall'assenza o dall'inidoneità delle misure di prevenzione, anche dalla mancata formazione del dipendente, nessuna efficacia causale viene attribuita al comportamento del lavoratore infortunato,