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Analisi della numerosità degli infortuni - Regione Toscana
  Dati al 31 ottobre 2016 

 

Denunce d'infortunio per modalità di accadimento - Toscana

 

Tabelle regionali cadenza mensile Ott 2016 Toscana

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A cura:  Inail - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

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Cassazione Penale, Sez. 4, 28 novembre 2014, n. 49731

Rischio di esplosione e infortunio del lavoratore della ditta appaltatrice: responsabilità dell'appaltante?

 

Presidente D’Isa – Relatore Dell’Utri

Fatto



1. Con sentenza resa in data 1/6/2012, il Tribunale di Mantova ha condannato C.A. alla pena di due mesi di reclusione in relazione al reato di lesioni personali colpose commesso, in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, ai danni del lavoratore B.R. , in (omissis) .
All'imputato era stata originariamente contestata la violazione delle norme di colpa specifica espressamente richiamate nel capo d'imputazione, consistita nell'aver omesso, nella qualità di direttore in materia di sicurezza sul lavoro della società SOL s.p.a., di valutare il rischio di esplosione nella zona di deposito bombole da bonificare e di effettuare una corretta formazione del lavoratore, senza neppure provvedere ad impartire istruzioni scritte, con la conseguenza che il lavoratore B.R. , dipendente di una ditta appaltatrice, mentre si trovava in piedi sul bordo di un cestone al fine di effettuare un'operazione manuale di svuotamento della valvola di una bombola di acetilene vuota, veniva investito dalla fiammata provocata dall'esplosione del gas residuo contenuto all'interno della bombola, con la conseguente provocazione di lesioni da ustione che ne determinavano un'incapacità ad attendere le proprie occupazioni per una durata superiore a quaranta giorni.

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Infortunio. La responsabilità del costruttore della macchina non esclude quella del DL.

Cassazione Penale, Sez. 4, 29 settembre 2016, n. 40702

 

"La responsabilità del costruttore, nel caso in cui l’evento dannoso sia provocato dall’inosservanza delle cautele antinfortunistiche nella progettazione e fabbricazione della macchina, non esclude peraltro la responsabilità del datore di lavoro, sul quale grava l’obbligo di eliminare le fonti di pericolo per i lavoratori dipendenti che debbano utilizzare la predetta macchina e di adottare nell’impresa tutti i più moderni strumenti che la tecnologia offre per garantire la sicurezza dei lavoratori; a detta regola può farsi eccezione nella sola ipotesi in cui l’accertamento di un elemento di pericolo nella macchina o di un vizio di progettazione o di costruzione di questa sia reso impossibile per le speciali caratteristiche della macchina o del vizio, impeditive di apprezzarne la sussistenza con l’ordinaria diligenza (Cass., Sez. 4^, n. 26247 del 30/5/2013, Rv., 256948; in senso conforme, già, Cass. n. 1216 del 2006, Rv. 233175; n. 2630 del 2007, Rv. 236012; n. 37060 del 2008, Rv. 241020).

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In_Sicurezza  ORDINARIA

 

 

 

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Gli ispettori Asl stanno sentendo tutti i lavoratori del negozio di Prato.

Tutto parte dal riconoscimento della malattia professionale a una venditrice

Tratto da: Il Tirreno - Prato

PRATO. Aveva crisi di panico, non riusciva più a dormire e quando incontrava il proprio direttore cominciava a tremare. Durante i colloqui con i medici, se si accennava al suo impiego, non riusciva a stare ferma sulla sedia presa da uno stato di agitazione incontrollabile. È andata in malattia e con una visita effettuata dai medici della Medicina del lavoro di Pisa, richiesta dall'Inail, le è stata riconosciuta la malattia professionale.

La vicenda dell'addetta alle vendite si è conclusa con il licenziamento per il superamento del periodo di malattia e, ad oggi, con una mancata denuncia nei confronti del datore di lavoro. Il caso ha fatto però aprire un'indagine del dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria di Prato per verificare se c'è realmente un legame tra la malattia e la condizione del lavoro (di fatto se ci sono responsabilità aziendali) e se, oltre al suo caso, ci sono situazioni analoghe nel negozio. I tecnici dell'Asl che hanno sentito uno per uno i lavoratori del centro commerciale, si tratta di Mondo Convenienza, vogliono vederci più chiaro. L'inchiesta è in corso.