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"Un 2015 con più morti sul lavoro. Un bilancio da non dimenticare per rilanciare il binomio ' ripresa
economica-sicurezza dei lavoratori": é quanto afferma il presidente dell' Anmil, Franco Bettoni, riprendendo i dati dell'Inail aggiornati al periodo gennaio-novembre. Negli undici mesi del 2015, il numero complessivo degli infortuni sul lavoro risulta in calo di circa 24.000 unità (582.500 dai 606.500 circa dei primi undici mesi 2014, pari al -4%), anche se la flessione, sottolinea l' Anmil, "risulta sensibilmente inferiore rispetto a quelle degli anni precedenti".

Ma "molto di più preoccupa la crescita delle morti per incidenti sul lavoro, che prosegue una tendenza iniziata già nei primi mesi di quest' anno": i dati relativi al periodo gennaio-novembre 2015 - sottolinea l' associazione - mostrano, infatti, un aumento del 17,5% delle denunce di infortunio mortale, passate dai 919 casi dei primi undici mesi 2014 a 1.080 nel corrispondente periodo del 2015, con un incremento di 161 unità.
Tra queste, come emerge sempre dai dati Inail, le denunce di infortunio mortale ' in occasione di lavoro' risultano 800 tra gennaio e novembre scorso dalle 684 dello stesso periodo del 2014, dunque 116 in più.
Per quanto riguarda le malattie professionali, prosegue l' Anmil, negli undici mesi dell' anno scorso risulta che sono state notificate 54.372 denunce contro le 52.892 dello stesso periodo del 2014, con un incremento del 2,8%: "sembra pertanto rallentare - sottolinea - la corsa ininterrotta alla denuncia di patologie professionali iniziata dal 2008 a ritmi elevatissimi.
A partire da quell' anno ad oggi, infatti, si é registrato un aumento di oltre l' 80% delle denunce: quasi 25.000 in più nel giro di pochi anni".